Molti negozianti si lamentano di clienti che chiedono informazioni e ed escono dal negozio senza acquistare nulla. Come rimediare?
In realtà questo situazione che capita molto spesso ha un nome ben preciso e si chiama “showrooming”.
Proviamo a capire di che cosa si tratta. Secondo Wikipedia lo Showrooming è la pratica di esaminare la merce in un punto vendita senza acquistarlo. L’ acquisto avviene in un secondo tempo a casa online. I negozi online offrono spesso prezzi inferiori rispetto ai negozianti. Lo Showrooming può essere costoso per i rivenditori, non solo in termini di perdita della vendita, ma anche di energie attraverso l’esame costante da parte dei consumatori.
Quali soluzioni possiamo mettere in campo per difenderci?
Il responsabile del negozio deve ripensare il suo punto vendita in chiave moderna. Andare oltre lo spazio fisico e creare uno spazio di interazione multicanale con il consumatore (negozio, sito web, social network eccetera): lo deve fare perchè ormai più del 50% degli italiani si informa su molteplici media e si attiva nel mantenersi in relazione con contenuti legati alla marca su più piattaforme (sito internet, profilo ufficiale su Fb, app, eccetera).
Un ottimo esempio di strategia di convergenza è il punto vendita “Io sono la luce”. Laboratorio artigianale di candele artistiche gestito da Antonio e Angelica a Roma. Nel negozio si vive il momento della creazione con il laboratorio a vista e si possono ammirare i vasi terminati nella boutique. Sulla loro sito c’è tutto il loro ampio campionario disponibile e sulla loro pagina Fb condividono i momenti della loro attività lavorativa con le esperienze dei loro clienti. Non è difficile vedere come i clienti passino molto più tempo nel negozio per parlare anche di altre questioni legate al prodotto.
Al prossimo click
Redazione
Lascia un commento