I quotidiani di carta, in tutto il mondo, hanno perso il numero di copie e pubblicità. La strada digitale sembra la migliore anche se colma di incognite.
Rispetto a queste criticità perché pianificare una comunicazione sui giornali?
Facciamo un’esempio a noi vicino della città di Roma. Fermiamoci sui maggiori quotidiani, lascio per ora i settimanali che avrebbero bisogno di un discorso a parte. Negli aeroporti, nelle stazioni, sui treni della metropolitana e dentro i bar si trova sempre qualcuno che legge la Repubblica, Il Messaggero e il Corriere della Sera. Oltre ai Free Press Metro e Leggo o l’uscita speciale del Trova Roma. Gli amanti del quotidiano sono un target ben specifico che resterà sempre e non raggiunge gli stessi numeri della Tv.
Il lettore di quotidiani appartiene a una fascia economica media-superiore e appartiene alla classe di età che va dai 25 agli oltre 65 anni. Ha un titolo di studio di almeno licenza media, abbraccia tutte le categorie socio-professionali. Soprattutto i ceti medi-superiori e i pensionati.
In più le edizioni digitali trainano il mercato con le annesse pagine Facebook.
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